La prima vittoria della Dome
Al quarto tentativo stagionale la Dome - Judd del team Den Bla Avis ha colto la sua prima vittoria con la vettura giapponese davanti alla indistruttibile Ferrari 333 della BMS Scuderia Italia guidata da Jean Marc Gounon e Marco Zadra. Al terzo posto, con una vera volata da sprinter la Riley&Scott-Judd del team R.&M con Baldi e Caffi che regolavano di pochi decimi la Ascari di Lupberger - Collins e l’altra Dome di Lammers - Hillebrand.
Dopo le prove ufficiali che vedevano svettare su tutti ancora una volta la sorprendente Ferrari 333 SP della BMS Scuderia Italia guidata da Jean Marc Gounon, seguita dalle due Dome di Nielsen e Lammers, tutto lasciava prevedere che la lotta per la vittoria sarebbe stata ristretta a queste tre vetture ma un tempo bizzarro con l’inizio gara sotto una leggera pioggerella ribaltava quasi completamente la situazione. Allo start balzava in testa il coriaceo John Nielsen, favorito anche dalla collocazione della pole opposta all’ingresso della prima curva, che prendeva letteralmente il largo accumulando un vantaggio di oltre venti secondi alla prima mezz’ora di gara. Dietro di lui perdeva progressivamente terreno la Ferrari 333 SP della Scuderia Italia con al volante Gounon che mostrava evidenti limiti di tenuta confermati anche dalla seconda vettura del team bresciano che dalla quinta posizione al via passava già ottava al primo passaggio. Si scatenava quindi una lotta da gran premio con la Ascari in netto recupero che grazie ai funambolismi di Werner Lupberger agganciava la seconda posizione inseguito dalla Lola - Ford di Hancock e dalla Ferrari - Judd di Christian Vann. Spariva dalle prime posizioni anche la Dome del team Racing For Holland di Jan Lammers con evidenti problemi di trazione causati dai pneumatici Avon non proprio a loro agio sul terreno bagnato.
Il primo vero scossone avveniva al pit-stop d’inizio con Lavaggi
fermo dopo aver dato il cambio a Vann che non riusciva più a far ripartire la
vettura ammutolita nella pit-lane per un probabile problema di alimentazione.
Dopo il primo pit-stop la situazione vedeva in testa la Dome
Den Bla Avis, con un netto margine di vantaggio sulla Ascari e sulla Ferrari
della Scuderia Italia che grazie ad una strategia aggressiva aveva calzato per
prima le gomme slick sostituendo anche Gounon con Marco Zadra. Al quarto posto
seguiva la R.&M. di Caffi. Problemi invece per la Lola - Ford di Kremer
che si fermava due volte consecutive ai box scivolando nelle retrovie.
Con la pista completamente asciutta si arrivava a metà gara
quindi al classico cambio piloti: sulla Dome in testa saliva Katoh, sulla Ascari
Collins, sulla Ferrari tornava la volante Gounon, sulla Lola saliva Formato,
sulla Riley&Scott Alex Caffi. Nel corso del secondo pit-stop la Scuderia
Italia guadagnava un’altra posizione buttandosi alla rincorsa di Katoh, mentre
alle spalle dei primi due si innescava una lotta furibonda tra la Riley&Scott,
la Ascari e la rientrante Dome di Lammers più efficace con le gomme Avon slick,
che tagliavano il traguardo in questo medesimo ordine ma staccate tra loro di
soli otto decimi. Nel frattempo Gounon nonostante facesse segnare continuamente
il giro veloce viaggiando costantemente sotto l’1 e 52 non riusciva a recuperare
tutto lo svantaggio accumulato sulla pioggia e tagliava il traguardo a soli
14” dal giapponese Katoh.
Con questo positivo risultato la BMS Scuderia Italia conferma
la leadership sia nella classifica a squadre che in quella piloti con Marco
Zadra che vanta un vantaggio di 19 punti sugli immediati inseguitori.
Prossimo appuntamento per la FIA Sportscar a Magny Cours il 29
luglio.
Brno (Czech Republic), 01 luglio
2001
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